L’art. 19 della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, ratificato con Legge 3 marzo 2009, n. 18 dal Parlamento Italiano riconosce l’uguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone.
Con il termine “Riforma del Terzo Settore” si fa riferimento alla normativa emanata nel 2017 che ha disciplinato il mondo delle associazioni e degli altri enti senza scopo di lucro che perseguono fini solidaristici o di utilità sociale.
Di fatto attualmente, causa l’emergenza COVID19 e la crisi economica che costringono una buona parte dei volontari a non avere più tempo da mettere a disposizione degli associati, parte delle associazioni si trova in difficoltà a dare informazioni ed assistenza ai propri associati.
La regione Friuli Venezia Giulia grazie al Fondo per l’Autonomia Possibile (FAP), dà la possibilità di effettuare Progetti Personalizzati alle persone disabili e di gestirsi autonomamente l’assistenza rimanendo presso la propria residenza.
Gli ultimi dati statistici disponibili in Regione individuano in 1990 persone disabili che usufruiscono a vario titolo delle misure previste dal Fondo per l’Autonomia Possibile; in particolare sono così suddivise per tipo di intervento: APA (Assegno Per la non Autosufficienza) 302 persone, CAF (Contributo Aiuto Familiare) 586 persone, Salute mentale 452 persone, Sostegno ad altre forme di emancipazione e di inserimento sociale 237 persone, SVI (Servizio Vita Indipendente ) 659 persone, Budget di progetto domiciliarità 30 persone.
In Regione ci sono 319.905 persone anziane ultra 65enni, in base ai dati ISTAT e l’indice di vecchiaia che rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione (rapporto percentuale tra il numero degli ultrasessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni) è pari a 227, uno dei più alti a livello italiano con un’età media di 47,9 anni.
Nella maggior parte dei casi gli associati “oriundi digitali” non sanno cos’è lo SPID, la PEC, la posta elettronica ecc. Le segreterie delle varie organizzazioni di volontariato non sempre sono pronti ad aiutare gli associati causa problemi di vario tipo (accessibilità, distanze ecc.) aumentati in questo periodo di lockdown in cui gli orari di apertura diminuiscono ed impediscono all’utente di aprire nuove collaborazioni lavorative in tempi ristretti.
Da qui la possibilità data dal progetto SOS PROGETTI VITA INDIPENDENTE alle persone di rivolgersi direttamente sia in presenza che online ad un consulente per l’aiuto nella redazione dei documenti e la presentazione degli stessi.
Questo progetto si colloca in tutto il territorio della regione Friuli Venezia Giulia in quanto l’ATS ha una copertura regionale ed ha tra i propri soci disabili persone provenienti da tutta la regione.
Sarà possibile da parte di chi usufruirà del progetto SOS PROGETTI VITA INDIPENDENTE, contattare presso tutte le sedi di Associazione IDEA ODV, Consulta delle Associazioni delle Persone Disabili e delle loro famiglie della Provincia di Pordenone ODV e di Associazione Serenissima APS.
L’emergenza pandemia da Covid19, ha generato disagio tra le fasce più deboli, soprattutto anziani e disabili, che tendono a chiudersi in casa per evitare di infettarsi nei luoghi più frequentati dal pubblico. Già nel 2020 durante il periodo del lockdown siamo riusciti a dare una risposta a molte persone disabili che non potevano e volevano uscire da casa attraverso consulenze telematiche, elaborazione dei cedolini paga scaricabili on-line attraverso un software dedicato virgole aiuto nella compilazione dell’ISEE.
L’Associazione Temporanea di Scopo si rivolge quindi alle Associazioni Enti del Terzo Settore della Regione FVG di persone disabili ed anziane che potrebbero avere bisogno di informazioni sulla rete dei servizi offerti, alle persone fragili che hanno bisogno di supporto nel loro progetto di vita e grazie all’esperienza dei consulenti alla pari potremo dare risposte veloci e puntuali.